Lavare in lavatrice

Lavare in lavatrice

Avere cura dell’igiene vuol dire difendersi da germi patogeni quali batteri, virus, ed allergeni.

I batteri possono svolgere funzioni utili all’organismo, oppure possono essere patogeni e creare malattie ed infezioni.

I virus sono entità biologiche che possono causare malattie e sono 100 volte più piccoli di una cellula.

Un allergene è una sostanza principalmente innocua, ma che nei soggetti allergici può causare manifestazioni allergiche di varia natura più o meno grave, come asma, orticaria, etc.

L’igiene si può suddividere in:

  • Sterilizzazione
  • Disinfezione
  • Igienizzazione

La sterilizzazione viene ad esempio usata in sala operatoria e riduce completamente ogni forma di microrganismi viventi e si esegue in autoclavi sotto pressione con vapore superiore a 100°C.

Nella disinfezione la riduzione batteria è maggiore di 105 e mira a ridurre la maggior quantità di microrganismi come batteri, virus, funghi, protozoi e spore.
I virus a differenza degli altri germi, resistono meno alle alte temperature, come nel caso del virus dell’HIV, il quale non sopravvive a 60°C.

L’igienizzazione avviene quando la riduzione dei microorganismi è inferiore di 103.

Per fare un buon bucato è innanzitutto utile fare una suddivisione dei vari capi in base a:

  • Tipo di tessuto (cotone, sintetico, lana ecc.)
  • Tipo di sporco (batterico, virale ecc.)
  • Colore (bianco, delicato, resistente)
  • Temperatura massima consigliata dal produttore.

Inoltre è consigliato fare diversi carichi nel caso di capi indossati da persone affette da malattie infettive, in presenza di capi indossati da animali. In questi casi è inoltre utile usare, se presente nelle funzioni della lavatrice, l’extra risciacquo.

Nel ciclo del lavaggio ci sono tre fattori che possono incidere nella riduzione dei germi:

  • La temperatura
  • Il detersivo
  • Gli additivi

La temperatura è uno dei fattori principali per la riduzione dei germi, ma è vincolata dalla tipologia di tessuto da lavare. Un ciclo Cotone a 90°C si può considerare un buon disinfettante dei tessuti, ma non è adatto per tutti i tessuti, però è il migliore nel caso di lenzuola, asciugamani, di cotone bianchi.

I lavaggi a 60°C sono ideali per risparmiare energia e per lavare tessuti di cotone, ma sono esclusi i tessuti sintetici e tessuti con colori delicati.

I lavaggi con una temperatura minima di 50°C e con aggiunta di detersivo senza perborato riduce oltre il 99% gli acari della polvere e di allergeni animali, come quelli del gatto. L’efficacia aumenta se si abbina un extra risciacquo.

Il ciclo di lavaggio cotone a 40°C si può usare su tessuti bianchi di cotone ma non sui sintetici (si possono usare prodotti specifici) e può essere un buon disinfettante se abbinato a:

  • Un detersivo con candeggiante (perborato) attivo alle basse temperature;
  • Una aggiunta del detersivo con un candeggiante che libera ossigeno attivo anche alle basse temperature;
  • All’uso di candeggina versando il liquido nell’apposito scomparto.

Gli additivi igienizzanti possono essere integrati ai detersivi liquidi senza candeggianti e si possono usare sia con i tessuti colorati, sia con quelli sintetici.