I cibi che aiutano la digestione

I cibi che aiutano la digestione

Olio d’oliva: Meglio se extravergine, risulta facile da digerire a dispetto dei grassi e delle calorie che comunque contiene. Non solo… l’olio di oliva aiuta l’apparato digerente a funzionare meglio evitando i problemi di digestione. Questo particolare olio, infatti, protegge le pareti dello stomaco e favorisce la produzione di bile, un liquido prodotto dal fegato indispensabile per la digestione.

Inoltre l’olio d’oliva stimola il pancreas a produrre il succo pancreatico, necessario per l’assimilazione nell’intestino tenue, e protegge il fegato. Ovviamente risulta più digeribile se usato a crudo, ma se la tentazione di una frittura è irrefrenabile, allora è bene tener presente che l’olio d’oliva è uno dei più resistenti alle alte temperature. Il suo punto di fumo, ovvero il punto l’olio si degrada diventando poco salutare e difficile da digerire, è tra i 160 e i 240 gradi, a seconda della qualità, e mantiene a lungo i suoi principi nutrizionali.

Limone: Fa parte di quei rimedi della nonna che, per la loro indubbia utilità ed efficacia, si candidano a diventare intramontabili evergreen. Tipico, infatti, è prendere un bicchiere d’acqua, meglio se tiepida, col limone dopo un pasto pesante per aiutare la digestione. Nulla di più vero: il limone stimola la produzione di bile, liquido prodotto dal fegato necessario alla digestione, aiuta a depurare il fegato e a espellere le tossine presenti nell’apparato digerente. Inoltre previene alcuni sintomi della cattiva digestione, come i bruciori di stomaco e il gonfiore addominale. A dispetto delle accuse di favorire la stitichezza, il limone, con acqua calda, è consigliato dalla American Cancer Society in caso di costipazione del malato. Oltre che rendere più semplice la digestione, il limone dona anche una bocca più sana, rendendo i denti più bianchi e combattendo l’alitosi.

Finocchio: È noto fin dai tempi antichi per le sue capacità digestive. Se sgranocchiare un pezzo di finocchio a fine pasto aiuta la digestione, i semi di finocchio in tisana o decotto sono utili per calmare le coliche intestinali, anche nei bambini. Questo ortaggio, infatti, ha effetti positivi sull’intestino e riduce il gonfiore addominale, per cui è consigliato alle mamme in allattamento se il neonato soffre di coliche gassose. Il finocchio aiuta anche la salute generale dell’organismo facilitando l’eliminazione delle tossine.

Basilico: È un’erba molto importante per la digestione: ha effetto calmante su stomaco e intestino e combatte la nausea. D’estate è sicuramente più semplice non farlo mancare in tavola, aggiungendo qualche fogliolina fresca a un’insalata di pomodori come a un bel piatto di pasta. Di inverno, invece, bisogna accontentarsi del basilico essiccato o congelato, entrambi comunque efficaci nell’aiutare la digestione, ma meno saporiti di quello fresco. In caso di indigestione un decotto o un infuso di basilico può essere un valido aiuto per stare meglio con lo stomaco.

Riso: Da sempre consigliato dalle nonne in caso di problemi all’apparato digerente, non solo è leggero e facile da assimilare, ma aiuta anche l’organismo in alcune sue funzioni. Il riso, meglio se integrale, stimola la digestione e aiuta a eliminare le tossine, svolgendo allo stesso tempo un’azione antinfiammatoria sulle pareti dello stomaco e dell’intestino. Per chi soffre di stitichezza è da preferire quello integrale che essendo ricco di fibre, non ha il potere astringente di quello sbiancato. Ovviamente bisogna fare attenzione alla combinazione di alimenti coi quali si mangia il riso: bollito con un filo d’olio o accompagnato da qualche verdura al vapore risulta molto digeribile, ma se si prepara un risotto con salsiccia, piselli e intingoli vari non sarà la presenza di questo cereale a salvare lo stomaco da una digestione pesante.

Rucola: Grazie al suo sapore amarognolo, aiuta la digestione. Gli alimenti amari, infatti stimolano la produzione di succhi gastrici non appena vengono a contatto con la lingua, favorendo la digestione. Nel caso della rucola c’è di più: aiuta anche a eliminare i gas intestinali e protegge dalla gastrite come dai tumori allo stomaco. Inoltre la rucola è un alimento afrodisiaco e si sa che il movimento fisico moderato, dopo un pranzo non troppo pesante, può aiutare la digestione.

Carciofo: È un amico naturale dell’apparato digerente. Grazie alla cinarina, infatti provoca un aumento delle secrezioni biliari e aiuta a digerire i grassi. Ancora più importante, però, il carciofo aiuta il fegato a depurarsi, permettendogli così di lavorare meglio. Tuttavia se si soffre di sindrome del colon irritabile, allora, secondo molti esperti, sarebbe meglio evitare questo ortaggio perché i suoi filamenti potrebbero risultare irritanti per le pareti intestinali. Da assumere con moderazione, invece, gli amari al carciofo, perché se è vero che il carciofo aiuta la digestione, l’alcol non è facile da “mandar giù” per l’apparato digerente.

Zenzero: Sia fresco che in polvere, è un ottimo alleato per la digestione. Questa radice aiuta la colecisti a funzionare meglio e riduce l’acidità evitando reflussi gastrici e gastriti. Inoltre protegge le mucose dello stomaco ed è un ottimo antinfiammatorio. Lo zenzero combatte anche la nausea, ragion per cui può tornare utile in gravidanza, quando spesso si soffre di questo effetto collaterale. Gli appassionati della linea che temono la capacità dello zenzero di aumentare l’appetito possono star tranquilli: lo zenzero ha anche il potere di ridurre l’assorbimento dei grassi contenuti nei cibi.

Insalata verde: Se mangiata a inizio pasto, aiuta a digerire le portate successive. L’insalata infatti contiene degli enzimi che favoriscono una corretta funzionalità gastrointestinale e proteggono il fegato. Bisogna fare attenzione a non esagerare con i condimenti: un filo d’olio e qualche goccia di limone sono la combinazione ideale per una digestione leggera.

Radicchio: Si trova in diverse varietà, ma per aiutare la digestione è da preferire quella rossa, più ricca di inulina. Il radicchio rosso oltre ad avere poteri digestivi, aiuta anche l’organismo a depurarsi, alleggerendo il lavoro del fegato. Per assimilarne al meglio i principi nutritivi è consigliabile consumarlo crudo, ma se si preferisce si può usare anche in polvere, tintura madre e decotto per averne beneficio all’apparato digerente.

Rosmarino: Oltre che donare un inconfondibile sapore alle pietanze, nonché un appetitoso odore, facilita la digestione. Questa erba aromatica stimola la produzione di bile e aiuta lo stomaco a digerire. Non è solo per il piacere del palato se la cucina tradizionale spesso lo abbina a piatti non proprio leggeri, dalla porchetta al pollo arrosto. Il rosmarino a scopi digestivi si può anche prendere come infuso, mentre come tisana, insieme a menta e timo, è molto utile in caso di colite.

Genziana: È conosciuta soprattutto per gli amari che con essa vengono realizzati. Se si soffre di digestione difficile, però, è consigliabile evitare l’alcool e usare la genziana sotto forma di tintura madre o decotto, a cui aggiungere del miele o dello zucchero per attenuare il sapore molto amaro di questa erba. Unica raccomandazione è di non usare la genziana in allattamento o se si soffre di ulcere allo stomaco.